Giornata Nazionale Biologo Nutrizionista

In Italia una persona su tre è al di sopra del proprio peso ideale. Al problema della malnutrizione sono correlate disfunzioni metaboliche che possono minare la salute della popolazione, ma anche incidere sulla spesa sanitaria. Una capillare opera di prevenzione primaria attraverso l’educazione alimentare e la pronta correzione delle cattive abitudini dello stile di vita consentirebbero di intervenire prima dell’insorgenza della patologia.
Molte persone compiono degli errori alimentari non eclatanti e manifesti, ma sottili e spesso taciuti. Diviene a tal proposito di fondamentale importanza il lavoro del nutrizionista che renda consapevole e cosciente la persona - attraverso un’attenta analisi delle abitudini alimentari e del suo stile di vita- degli errori alimentari e dei rischi potenziali a essi connessi.
Molto spesso, inoltre, non si valuta in maniera obiettiva la propria situazione di sovrappeso tralasciando aspetti fondamentali come l’apporto di sale, la corretta alternanza negli alimenti, un apporto adeguato di prodotti vegetali protettivi come frutta e verdura, l’indicazione della corretta preparazione degli alimenti per preservarne le proprietà nutrizionali, le linee guida alimentari dedicate ad ogni fascia di età e specifica condizione (età evolutiva, gravidanza, allattamento, sport, menopausa, età senile…).
I dati rilevati nel 2015 nelle città campione hanno evidenziato errori nelle abitudini alimentari tra cui i principali sono i seguenti:
- prima colazione scarsa o assente
- consumo di acqua insufficiente per fascia di età e stile di vita
- scarso anche il consumo di frutta, in alcuni casi quasi assente, e di verdura
- carne e derivati animali in eccesso
- disabitudine diffusa al consumo di legumi
- frequente sostituzione di pranzo e cena con pizza da asporto
- scarso anche il consumo di prodotti integrali e di farine alternative al grano
- diseducazione al movimento (dipendenza da schermi, disabitudine o impossibilità di giocare in strada)
La prevenzione e l’educazione alimentare sono al momento gli unici strumenti per favorire il benessere di una popolazione, in cui l’obesità e le sue critiche conseguenze continuano a destare preoccupazione e a rappresentare una spesa sanitaria considerevole.
Biologo Nutrizionista: chi è?
Il biologo nutrizionista è un professionista laureato (5 anni) che possiede l’abilitazione alla professione di biologo ed è iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi. La sua professione è regolamentata dalle seguenti norme:
- Legge 396/1967
- DPR 328/2001
- DM n.362/1993
- Pareri del Consiglio Superiore di Sanità del 2009 e del 2011
Spetta al Biologo:
- la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo.
- la determinazione e quindi l’elaborazione di una dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisiopatologiche
- diete ottimali per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti (età-sesso-tipo di attività ecc…)
- diete speciali per particolari accertate condizioni patologiche in ospedali, nosocomi ecc.
Il biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio “benessere”, quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento dello stato di salute. In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari, stabilendone o indicandone anche la modalità di assunzione.